La progressione della scoliosi idiopatica è correlata alla crescita scheletrica: raggiunge il picco durante lo scatto di crescita adolescenziale e, solitamente, si stabilizza o rallenta una volta compiuta la maturità scheletrica.
Conoscere i predittori della maturità scheletrica permette al medico di scegliere quale trattamento della scoliosi è più idoneo, prevedendo il rischio e i tempi di progressione della curva.
Esistono diversi indicatori di maturità che sono strettamente correlati alla progressione della scoliosi che includono: età cronologica, altezza e peso, sviluppo dei caratteri sessuali secondari e menarca, tuttavia sappiamo che la valutazione della maturità scheletrica risulta essere l’indice più sensibile sia della velocità di crescita che della sua cessazione. (1)
Sono stati sviluppati e utilizzati numerosi sistemi di stadiazione per valutare la maturità scheletrica nei pazienti con scoliosi, oltre il segno di Risser, tema già trattato in un nostro precedente post . Negli USA sta prendendo sempre più piede la stadiazione di Sanders.
Rispetto al segno di Risser, che valuta lo stato di ossificazione delle creste iliache, il sistema di Sanders è basato sull’ossificazione delle epifisi delle ossa del polso e della mano suddividendo la crescita ossea in 8 stadi. Lo stadio 3 corrisponde al picco di crescita puberale dove abbiamo il maggior rischio di peggioramento della scoliosi mentre lo stadio 8 corrisponde alla piena maturità scheletrica, quindi ad un rischio di peggioramento della curva assente (questo vale per curve inferiori ai 50°). (2)
Quali sono i pro e i contro di questa modalità di valutazione della maturità scheletrica?
PRO:
- Accuratezza nel predire il picco di crescita: la classificazione di Sanders offre la possibilità di suddividere in più categorie i periodi di crescita rilevanti di pazienti ancora scheletricamente immaturi, tutti classificati come Risser 0. Senza entrare troppo nei dettagli, alcuni pazienti a Risser di grado 0 sono a rischio più elevato e sono più immaturi dal punto di vista dello sviluppo rispetto ad altri pazienti che sono più scheletricamente maturi ma sono ancora a Risser 0. (1)
- Affidabilità e predizione della crescita residua: la stadiazione di Sanders può aiutare i medici a predire la crescita residua nei pazienti con scoliosi con maggiore accuratezza rispetto agli altri metodi di valutazione, consentendo loro di pianificare meglio il trattamento (come nello svezzamento dal corsetto) e monitorare l’evoluzione della scoliosi. (1)
- Strumento di supporto: come per gli altri metodi, la stadiazione di Sanders, insieme a parametri clinici e radiografici, consente ai medici di prendere decisioni più consapevoli sul trattamento della scoliosi, come nel decidere se adottare un approccio conservativo (esercizi fisioterapici specifici e busto) o chirurgico. (3)
CONTRO:
- Limitazioni nella predizione della crescita: sebbene la stadiazione di Sanders fornisca una stima della maturità scheletrica e della crescita residua, non è accurata al 100% e può avere limitazioni nella predizione della crescita.
- Esposizione alle radiazioni: la stadiazione di Sanders richiede l’acquisizione di radiografie del polso, che comporta un’ulteriore esposizione alle radiazioni . Ciò significa aumentare l’esposizione a radiazioni dei nostri giovani pazienti, un aspetto a cui prestiamo sempre molta attenzione e cerchiamo di evitare il più possibile. È il motivo per cui suggeriamo ai nostri pazienti di effettuare le radiografie tramite EOS, uno strumento che permette di ridurre l’esposizione alle radiazioni. Certo le radiografie moderne non sono paragonabili a quelle di una volta, ma meno se ne fanno meglio è – sempre e comunque.
- Costo e disponibilità delle risorse: la stadiazione di Sanders richiede risorse radiografiche/logistiche e competenze per interpretare le immagini, il che potrebbe non essere sempre disponibile in tutti i contesti sanitari. Inoltre, può comportare costi aggiuntivi per i pazienti o il sistema sanitario
In conclusione, il nostro direttore scientifico, il prof. Stefano Negrini, ci spiega un motivo essenziale per il quale la stadiazione di Sanders non viene attualmente utilizzata in Isico: “Spesso dico ai miei pazienti che il trattamento della scoliosi è come un viaggio in auto di notte nella nebbia. Abbiamo dei punti di riferimento significativi, ma non sappiamo mai esattamente dove siamo. Aumentare la precisione dei punti di riferimento esterni può forse servire, ma non elimina la nebbia e la notte. E queste ultime pesano di più sul rischio di incidente rispetto alla segnaletica stradale. Quindi, se aumentiamo la precisione dell’identificazione della crescita ossea, ma poi la scoliosi la segue solo parzialmente ed in un modo che non possiamo controllare, non abbiamo informazioni in più veramente utili per il trattamento. Di conseguenza non chiediamo di fare una radiografia in più se non cambia veramente e significativamente il trattamento.”
(2) Maturity Indicators and Adolescent Idiopathic Scoliosis: Evaluation of the Sanders Maturity Scale
(3) Managing the Pediatric Spine: Growth Assessment
Sorgente notizia: https://www.scoliosi.org/ Vai al post originale