Se dovessi dare una definizione della mia persona la parola che sceglierei è insegnamento. Il mio lavoro è la mia missione che è anche diventata la mia passione ma non è stato sempre così…

Terminato l’ISEF devo ammettere che non mi sentii più tanto sicura che quella che avevo scelto fosse veramente la mia strada, perchè praticamente non sapevo proprio quale strada prendere: la scuola ed il registro dei voti, i campi di atletica, il bordo vasca tra le corsie ed il cloro, lo sport dei giochi sportivi come la pallavolo, il tennis o lo sci e la solitudine delle piste innevate…? Tanta confusione ma soprattutto la fatidica vocina con la sua domanda che echeggiava nella testa: sarò capace? Capace di fare cosa? Insegnare! Qualsiasi cosa avessi deciso di insegnare ne sarei stata capace? Sarei riuscita a trasmettere la passione, la gioia di prendersi cura di sè attraverso lo sport ed il movimento?

Questo è stato il mio approccio, in punta di piedi, con i miei primi allievi, i miei primi alunni, i miei primi discenti, ed alla fine non ho scelto io, hanno scelto loro per me, perchè la loro gratitudine, la loro luce negli occhi alla fine di ogni lezione, mi incitava e mi faceva capire che ero sulla strada giusta, e potevo andare avanti. Da allora non ho più smesso di studiare e di formarmi, di appassionarmi e di migliorarmi come insegnante, per avere allievi desiderosi di allenarsi e soprattutto di allenarsi con gioia, e di questo lavoro ne ho fatto la mia missione e la mia passione.